Mutuo: Rinegoziarlo con la Legge di Bilancio 2023
Introduzione
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Con l’approvazione della Legge di Bilancio del 2023, il governo ha introdotto misure per affrontare gli effetti negativi dell’inflazione e dell’aumento dei tassi di interesse. La misura mira a offrire ai cittadini una via d’uscita dai mutui a tasso variabile, consentendo loro di rinegoziare le loro condizioni con prodotti a tasso fisso. Ciò garantirà una maggiore prevedibilità degli importi da pagare. Con la negoziazione dei tassi d’interesse, le famiglie possono sentirsi più al sicuro quando si tratta di prendere decisioni finanziarie a lungo termine, con politiche più stabili e favorevoli all’economia italiana.
Cosa prevede la Legge di Bilancio 2023 (L. 197/2022)?
La Legge di Bilancio n. 197 del 2022 prevede l’obbligo per le banche di rinegoziare, a richiesta, il mutuo a tasso fisso a favore dei clienti che ne stanno rimborsando uno a tasso variabile, con la possibilità di bloccare la rata per evitare aumenti sproporzionati. Le banche potranno anche allungare il piano fino a un massimo di 5 anni, a patto che la durata residua del mutuo non superi i 25 anni.
Quali sono i requisiti per beneficiare della rinegoziazione dei mutui nel 2023?
Per beneficiare della rinegoziazione è necessario rispettare tre requisiti: l’importo del mutuo deve essere inferiore a 200.000 euro; il valore ISEE 2023 non deve essere superiore a 35.000 euro; è necessario essere in regola con i pagamenti scaduti.
Quali sono i vantaggi della rinegoziazione dei mutui 2023?
Con la rinegoziazione si può mantenere il vecchio spread (la componente del tasso decisa dalla banca) ma sostituire l’Euribor (indice interbancario variabile) con un indice Eurirs congelato a ridosso della firma della rinegoziazione. In questo modo si può bloccare la rata ed evitare incrementi sproporzionati delle rate.
Cosa fare se non si rientra nei requisiti previsti dalla legge?
Se non si rientra nei requisiti previsti dalla legge, è sempre possibile fare comunque una valutazione e decidere di sostituire il mutuo con un altro istituto, attraverso la surroga. Negli ultimi mesi infatti la surroga ha ritrovato slancio, grazie a molti mutuatari a tasso variabile che hanno deciso di rifugiarsi nel fisso.
Conclusioni
La legge di bilancio 2023 cerca di ridurre gli effetti negativi dell’inflazione e dell’aumento dei tassi di interesse. La nuova legge offre la possibilità di rinegoziare contratti a tasso variabile che potrebbero essere insostenibili alla luce dell’aumento dei tassi. Tuttavia, non tutti i mutuatari potranno accedere a questo nuovo beneficio e dovrebbero considerare la surroga o altre opzioni come un modo per ottenere condizioni migliori. Il 2023 si rivelerà un anno espansivo per i titolari di mutui ipotecari con molte opportunità a loro disposizione. Con questi nuovi regolamenti e altre alternative sul tavolo, le famiglie possono proteggersi meglio da un futuro economico incerto.